A metà del 2001, il fratello Samuel, figlio del vescovo della chiesa metodista del Ghana, si presenta all’allora pastora della chiesa di Como, Adelaide Rinaldi, indirizzato là da alcuni fratelli della chiesa metodista di Milano.
Dopo pochissimo tempo inizia a costituirsi un piccolo gruppo di ghanesi che inizia a frequentare assiduamente la chiesa di Como. Alcuni di loro non parlano bene l’italiano e alcuni membri e simpatizzanti, italiani e ghanesi, iniziano ad occuparsi del riassunto e della traduzione in lingua inglese dei sermoni del culto domenicale.
Inizia a girare la voce che a Como esiste una piccola comunità ghanese che è stata ben accolta dagli italiani e il numero di fratelli e sorelle provenienti dal Ghana inizia, lentamente ed inesorabilmente, a crescere. Si iniziano a organizzare, una volta al mese, dei culti in lingua inglese.
Ma questo non basta, il gruppo continua a crescere e, a fronte di persone che si fermano nella nostra chiesa per un po’ di tempo per poi sparire, ve n’è un altro che inizia a impegnarsi e a contribuire seriamente alla vita della chiesa. I culti in inglese e in akan vengono ormai fatti tutte le domeniche.
La comunità italiana e quella ghanese si riuniscono nei giorni più importanti del calendario cristiano come Pasqua, Pentecoste e Natale. Nel 2003, il primo ragazzo Ghanese viene confermato “valdese”, il giorno di Pentecoste. Da quel momento, il numero di ghanesi metodisti, presbiteriani e anglicani continua a crescere, nasce una corale ghanese che partecipa attivamente ai culti in inglese e ai “culti insieme” che si tengono ormai con regolarità una volta al mese. Alla fine del 2005 viene eletto, a stragrande maggioranza, il primo ghanese come membro del concistoro, ovvero il consiglio di chiesa di Como.