Risurrezione: credere in una tomba vuota?! No, nella vita piena!

Foto di Aaron Cabrera

Chi non desidera camminare in vita nuova, godere di una vita piena? O in altre parole : chi non vorrebbe risorgere qui ed ora a vita vera, credendo alla promessa di Gesù : “sono venuto affinché abbiate la vita, vita in abbondanza” (Giovanni 10, 10)

Come posso io stessa essere risurrezione, segno di speranza e di nuove possibilità per me e per altri/e?
Il teologo Matthew Fox ritiene che la risurrezione sia insieme dono della grazia e richiamo alla responsabilità :
Credere nella risurrezione vuol dunque dire resistere alla tentazione di darla vinta alla delusione e alla disperazione, di non lasciarsi condizionare dai risentimenti e dal rancore, di non cedere alla rassegnazione e la stanchezza, di opporsi alla morte in tutte le sue espressioni.
Credere nella risurrezione diventa così un patto con la speranza e la sempre presente possibilità di nuovi inizi — anche quando tutti i fatti e le esperienze sembrano smentirlo, Dio attraverso lo Spirito può fare ogni cosa nuova (Apocalisse 21,5): questo amore un po’ logorato, e quell’amicizia data troppo per scontata, e anche il lavoro che sembra solo più routine. E ci può anche aiutare a riconoscere ( con dolore, come per un lutto) ciò che invece non è più da risuscitare e dare il coraggio di voltare pagina e trovare nuove strade.
Credere, anzi, incarnare la risurrezione diventa impegno e testimonianza nella quotidianità: possiamo lasciarci ispirare e partecipare all‘operare dello Spirito vivificante, costruendo dialogo e seminando riconciliazione, anche in terreni che sembrano troppo arridi, non dandola vinta ai venti di guerra; possiamo, insieme, diventare espressione della forza nascosta della risurrezione e della vita nuova, nel impegno per la giustizia, nel prenderci cura gli uni delle altre, nella

celebrazione della gioia e della gratitudine. Gesù è veramente risorto, e noi con lui risorgiamo, qui ed ora, a vita in abbondanza, a “new beginnings…”

past. Anne Zell