Dopo l’accordo tra Governo e Chiese protestanti, il Concistoro si è diviso fra il desiderio di ritrovarsi finalmente “dal vivo” e le incertezze legate all’applicazione delle norme governative riprese dalla Tavola Valdese nel “Manuale applicativo per la ripresa delle attività” dello scorso 16 Maggio.
I protocolli di sicurezza richiedono un forte dispendio in termini di organizzazione, personale e denaro e modificheranno la partecipazione libera al culto: numero ristretto di persone (max 20), regole ferree di distanziamento, impossibilità di usare bibbie e innari, no canti (se non con mascherina) e no preghiera ad alta voce, sanificazione all’ingresso, autocertificazione di non contatto con persone infette eccetera, eccetera.
I dubbi quindi sono stati molti, dalle responsabilità dell’osservanza delle prescrizioni, ai costi anche economici da affrontare in una situazione già non facile, all’opportunità o meno di ritrovarsi, in numeri contingentati, senza la possibilità di parlarsi, stare vicini. Inoltre, alcuni di noi vogliono evitare situazioni di possibile contagio, seppur con grande dispiacere.
Considerando quanto sopra e l’imminente periodo estivo che già vedeva una diminuzione della frequenza ai culti nonché la chiusura della scuola domenicale, il Concistoro ha deciso, avendone la facoltà, di non aprire la chiesa alle attività sino a Settembre.