La “continua” lotta tra bene e male

Eppure, queste tre citazioni hanno un solo filo conduttore: la lotta -senza fine- tra il
bene e il male. Nel capitolo 32 del libro della Genesi, l’eroico Giacobbe si confronta
in una lunga battaglia notturna con un forte essere sconosciuto – con un angelo di
Dio, oppure con Dio stesso. Oltre alla benedizione richiesta, Giacobbe riceve alla fine
del racconto un nuovo nome (“Israele” che vuol dire Colui-che-lotta-con-Dio), però
non esce completamente illeso dal suo confronto con l’Altro.
In un’altra epoca, Gesù ha raccomandato ai suoi ascoltatori d’essere sempre molto
lucidi, chiari e decisi nell’annuncio del Vangelo, e di non concedere mai uno spazio al
“maligno”, qui contrassegnato dall’indecisione e dalla ritrattazione. Eppure, nello
stesso Vangelo Gesù dice che il viscido serpente, il tradizionale simbolo del male,
potrà diventare persino l’esempio positivo per il buon combattimento dei credenti,
perché sappiano muoversi nella vita, sappiano addattarsi con astuzia, intelligenza e
buon senso alle diverse situazioni. Oggi ci viene chiesto forse soltanto una cosa: che
in questo attuale tempo così difficile e mutevole sappiamo trovare proposte addatte
per risolvere i problemi, i conflitti. Questo vuol dire che non vi potrà mai essere una
ricetta sola, oppure una sola soluzione per poter affrontare le diverse sfide della
vita. Questa visione biblica delle cose mi appare oggi d’essere molto realistica. A
ciascuno e a ciascuna di noi, così come è accaduto nel passato, viene chiesto di
trovare sempre di nuovo parole e risposte per combattere efficacemente lo stesso
male di cui siamo afflitti dai tempi remoti della cacciata di Adamo ed Eva dal
giardino dell’Eden. (AK) [b]Non ti lascerò andare prima che tu mi abbia benedetto![/b] Genesi 32,27
[b]Il vostro parlare sia: “Sì, sì; no, no”; poiché il di più viene dal maligno.[/b] Matteo 5,37
[b]Siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.[/b] Matteo 10,16

I tre diversi versetti biblici previsti per la nostra meditazione nei lunghi mesi estivi
sono tratti da situazioni molto lontane e completamente differenti tra di loro.